Blog settimanale #148: Arrivederci, estate italiana bellissima

Voi vi ricordate il momento in cui è iniziata l’estate? Quel momento preciso, forse quello primo Spritz o quella prima cena fuori di cui ora sapete: sì, quello è stato esattamente il mio primo vero momento d’estate. Ricordo esattamente dove e quando è iniziata la mia estate quest’anno. È iniziata con la pioggia. Cioè, una grande pioggia di coriandoli dorati all’arena di Torino. Quella sera, la sera della finale dell’Eurovision, avrebbe segnato l’inizio della mia stagione preferita. Nelle due settimane precedenti, che avevamo trascorso chiusi in quella grande arena, fuori era avvenuta una trasformazione. Il primo maggio sono arrivata a Torino vestita con il mio cappotto di pelliccia (falsa, ovviamente) per tenermi al caldo. Due settimane dopo, il giorno della finale, la temperatura era salita a 30 gradi, nonostante fossimo solo a metà maggio. Sembrava che quest’anno l’estate fosse arrivata in anticipo. E l’estate sarebbe rimasta a lungo.

Quest’estate merita un grande throwback, sotto forma di questo blog del lunedì. Perché possiamo dire che è stata un’estate indimenticabile!

Ma ora siamo a settembre. E anche se fa ancora molto caldo, si sente che l’estate sta per finire. Proprio come il primo gennaio, la fine dell’estate rappresenta sempre una chiusura e allo stesso tempo un nuovo inizio. Ma prima di guardare a ciò che verrà, quest’estate merita un grande throwback, sotto forma di questo blog del lunedì. Perché possiamo dire che è stata un’estate indimenticabile!

Il venerdì 3 giugno sarebbe diventato uno dei miei giorni preferiti di tutta l’estate

Da Torino mi sono recata nei Paesi Bassi, dove per tre giorni ho raggiunto la famiglia e gli amici in lunghe tavolate in giardino. Ufficialmente era solo primavera, ma anche lì sembrava già estate. Quel venerdì sono tornata a Roma in aereo, dopo una lunga attesa ai controlli di sicurezza e un ritardo di 2,5 ore. Il giorno seguente abbiamo festeggiato il battesimo della bambina di una mia cara amica italiana in una chiesa all’aperto nella campagna viterbese, con un prete molto moderno e una vista mozzafiato sulla valle. Solo tre giorni dopo, i miei genitori sono arrivati a Roma, per un viaggio che era stato rimandato per due anni e mezzo. Abbiamo trascorso quattro giorni a Roma e quattro giorni tra le vigne nelle dolci colline dei Castelli Romani, una vacanza in famiglia davvero speciale e preziosa. Poi è arrivato giugno e le temperature sono salite a quaranta gradi, con grande preoccupazione dei romani. Con questo caldo, c’era solo una cosa da fare, ed è così che il venerdì 3 giugno sarebbe diventato uno dei miei giorni preferiti di tutta l’estate: il primo giorno di mare! Siamo andati in una piccola e remota spiaggia rocciosa vicino a Sperlonga, con un mare azzurro e scintillante. Ci sono pochi momenti dell’anno che mi sono più cari di quel primo bagno all’inizio dell’estate.

Dopo un’ultima notte nella camera degli ospiti di uno mio amico, interrotta in modo del tutto inaspettato perché abbiamo dovuto correre dal veterinario con il suo gatto, sono arrivata in Olanda, per poi risalire su un aereo solo quattro giorni dopo

Una settimana dopo, ho preso un volo per Alicante per la cerimonia di matrimonio di un’amica che sarebbe stato il mio primo matrimonio spagnolo (cioè: una cena durata non meno di quattro ore). Sono stata da una dolcissima abuela – nonna in spagnolo – e mi sono goduta il caldo sole spagnolo sulle spiagge di San Juan. Tornata a casa a Roma, sono seguite due settimane intense in cui c’era molto da organizzare: avevo deciso di lasciare la mia casa il primo luglio e, dopo un’ultima notte nella camera degli ospiti di uno mio amico, interrotta in modo del tutto inaspettato perché abbiamo dovuto correre dal veterinario con il suo gatto, sono arrivata in Olanda, per poi risalire su un aereo solo quattro giorni dopo. Questa volta però non da sola, ma con le mie cinque (!) migliori amiche per un viaggio tra ragazze in Croazia. Abbiamo riso, cenato, bevuto vino, pedalato fino a farci male alle natiche, ci siamo arrampicate sulle rocce e abbiamo nuotato in mare. Tornate nei Paesi Bassi, abbiamo organizzato un baby shower bellissimo e solo pochi giorni dopo sono salita su un treno per Bruxelles, la città in cui ho vissuto diversi anni fa. Sono tornata il giovedì sera, per poi ripartire il venerdì, ma non prima di aver organizzato un matrimonio a sorpresa per degli amici che si erano sposati in segreto quella settimana. E naturalmente non potevamo lasciarlo passare inosservato! La mattina dopo siamo saliti sulla bellissima decappottabile del mio amico e ci siamo diretti verso la regione dello Champagne. Con sette amici, abbiamo visitato sei case di champagne dove, in quarantotto ore, abbiamo assaggiato più champagne di quanti ne possa ricordare. Di notte, ci siamo incamminati con le guance rosee e soddisfatte su per la scricchiolante scala a chiocciola dell’idilliaca casa nella campagna francese in cui alloggiavamo.

Amici che si sono promessi di rivedersi presto, mentre milioni di coriandoli dorati ci cadeva addosso per minuti e minuti

Poi, è arrivato agosto e sono seguite settimane estive piene di barbecue, tuffi nel lago, visite ai miei cari amici a Rotterdam e una giornata di shopping a Maastricht. Ma come ogni anno, ad agosto, l’Italia mi chiamava, perché è l’unico posto in cui la mia estate arriva tradizionalmente al culmine. Questa volta, la mia destinazione era il sud-est dell’Italia e l’8 agosto sono salita su un aereo per Bari. Sono seguite settimane bellissime, durante le quali ho girato tutta la regione, visitando luoghi bellissimi come Matera, Taranto, Lecce e Monopoli. Ma a prescindere dalla bellezza del paesaggio del viaggio o dalla bontà della cucina locale, sono le persone con cui si sta a contatto a creare i ricordi. Ricordi che restano con te molto più a lungo della durata dell’estate. Durante il mio viaggio quest’anno, ho ritrovato non meno di quattro dei miei migliori colleghi dell’Eurovision che avevo conosciuto solo tre mesi prima a Torino. Colleghi che, dopo due settimane di Eurovision insieme, si sono sentiti più che altro ottimi amici. Amici che si sono promessi di rivedersi presto, mentre milioni di coriandoli dorati ci cadeva addosso per minuti e minuti. Di rivederci da qualche parte nel sud dell’Italia, in questa estate che – senza che ce ne rendessimo conto – era iniziata in quello stesso momento.