Blog settimanale #165: Tra la caccia al tesoro e i provini

Sono già tornata a Milano da quindici giorni. Devo ancora abituarmi un po’ al fatto di aver saltato una settimana di blogging, perché mi rendo conto solo ora che questo significa che non ho avuto la possibilità di raccontarvi della settimana precedente a quella appena trascorsa. La settimana in cui ho già fatto il primo viaggio dell’anno. Un mini-viaggio, questa volta: ventiquattro ore a Bologna. La mattina di giovedì 12 sono partita con il nostro curatore musicale – che vive a Parigi ma era con noi in Italia da lunedì – per la città rossa. Il motivo del nostro viaggio era quello di assistere a due concerti quella sera, ma inaspettatamente ero anche riuscita a organizzare un’audizione all’ultimo minuto per un potenziale musicista. E si è rivelata un successo, aggiungerei. Allo stesso tempo, è stata una bella opportunità per me di sperimentare come si svolga un’audizione.

Il mio nuovo hobby del sabato si è rivelato perfetto per trasformare queste idee in realtà

Di ritorno da Bologna mi sono resa conto che, con gennaio quasi a metà, era arrivato il momento per smontare l’albero di Natale. Si è creato subito un sacco di spazio nell’ingresso, per il quale – ovviamente – avevo già qualche nuova idea. Il mio nuovo hobby del sabato si è rivelato perfetto per trasformare queste idee in realtà: la caccia al tesoro!

La mia unica richiesta? Che fossero molto belli

Perché proprio qui, nella mia via, ogni fine settimana comincia con un mercatino pieno di vintage: mobili, ceramiche, lampadari, specchi, vestiti usati, scarpe, dischi in vinile e libri, ma anche Barbie d’epoca, cristalli con poteri curativi e, sì, biciclette di seconda mano (provenienti dall’Olanda, ha dichiarato il venditore). Grazie al mercato, ogni sabato torno a casa con qualcosa di nuovo. La scorsa settimana, si trattava di un piatto da portata in oro e smalto (che si è rivelato un po’ kitsch quando sono tornata a casa, ma pazienza), di una piccola cornice e di un libro con la copertina dorata. Devo confessare che non ho nessun intenzione di leggere il libro, perché nonostante il titolo poetico La Montagna della Luce, mi sembra una storia piuttosto pesante. Il motivo per cui l’ho comunque comprato è la sua bella copertina dorata e lucida. Infatti, sto arredando lo scaffale sopra il letto e questa mi sembrava proprio quella che cercavo per appoggiare il mio mappamondo (un altro tesoro trovato di recente). L’effetto è stato quello che speravo, anche se un solo libro mi è sembrato un po’ casuale. Pertanto, sabato scorso ho deciso di tornare dal vecchio signore della bancarella dei libri per acquistarne altri due. La mia unica richiesta? Che fossero molto belli e che si abbinassero al libro con la copertina dorata, ovviamente.

L’uomo mi guardava e sicuramente si è fatto qualche pensiero, ma si è gentilmente zittito

Studavo attentamente i dorsi di tutti i libri che erano esposti così ordinatamente nella sua bancarella. L’uomo mi guardava e sicuramente si è fatto qualche pensiero (perché questa signorina non legge le descrizioni sul retro dei libri?), ma si è gentilmente zittito. Alla fine ho trovato due tesori: due vecchi libri del 1975 di Enzo Biaggi con una bella foto d’epoca a colori sul fronte (anche se nel 1975 si trattava probabilmente di foto contemporanee) e – cosa molto più importante – un motivo blu scuro con oro sui dorsi dei libri. Al ritorno a casa, ho notato con soddisfazione che i libri davano esattamente l’effetto che cercavo.

Lunedì sera, entrando in camera da letto, i miei occhi si sono soffermati brevemente sulla pila di libri, fotogenici e in stile

E ora, sono già passati alcuni giorni dal mercato di sabato scorso e mi ritrovo di nuovo in una nuova, intensa settimana. Lunedì sera, entrando in camera da letto, i miei occhi si sono soffermati brevemente sulla pila di libri, fotogenici e in stile, del ricco passato letterario italiano. Oh beh, chi lo sa, forse un giorno riuscirò a leggerli. Tra viaggi, audizioni e cacce al tesoro.