Che serata. Che emozione. Dopo 53 anni, gli azzurri sono di nuovo i migliori d’Europa. È vero, l’Italia ha vinto la finale degli Europei contro l’Inghilterra. Ma che partita è stata. I nervi erano palpabili nell’aria per tutto il giorno e quando le strade e le piazze hanno cominciato ad affollarsi verso le otto, si poteva vedere la tensione sul volto di tutti. Era una serata estiva afosa e calorosa, proprio come dovrebbe essere vissuta una finale del campionato europeo. Dopo il calcio d’inizio, tutti noi collettivamente abbiamo trattenuto il respiro per tutti i centoventi minuti, mentre il nostro battito cardiaco e la pressione sanguigna salivano ogni singolo secondo. Non c’è bisogno spiegare come l’Italia è esplosa dopo quel ultimo penalty. L’emozione era semplicemente indescrivibile. I giornali italiani di oggi hanno parlato di un orgoglio e di una gioia che non si vedeva dalla finale della Coppa del Mondo del 2006. Perché sì, ieri sera tutta l’Europa voleva essere un po’ italiana, e l’Italia era presente nel cuore di tutti.
Tutta la loro tensione è esplosa in quell’unica strofa e nel coro, mentre il cielo azzurro scompariva rapidamente dietro un denso fumo di fuochi d’artificio, mentre una centinaia di bandiere italiane sventolavano nell’aria
Naturalmente, il grande climax poco prima di mezzanotte è stato il momento più bello della serata, e per molti italiani probabilmente il momento più bello degli ultimi anni. Ma il momento che io mi ricorderei più di tutti è stata assistere alla dedizione e alla passione con cui gli italiani hanno cantato l’inno nazionale prima della partita. O meglio, gridato. Tutta la loro tensione è esplosa in quell’unica strofa e nel coro, mentre il cielo azzurro scompariva rapidamente dietro un denso fumo di fuochi d’artificio, mentre una centinaia di bandiere italiane sventolavano nell’aria. Un inno stupendo con un grande senso del dramma, e cantandolo a squarciagola, sessanta milioni di italiani hanno mandato le loro speranze, preghiere ed energia positiva direttamente allo stadio di Wembley a Londra. E dato che ho ricevuto così tanti commenti positivi da voi quando ho messo la canzone vincitrice dell’Italia all’Eurovision Song Contest nel mio blog del lunedì, ho deciso di fare lo stesso per l’inno nazionale. Beh, solo la prima strofa e il ritornello, esattamente quello che si canta prima della partita:
Fratelli d’Italia
L’Italia s’è desta
Dell’elmo di Scipio
S’è cinta la testa
Dov’è la Vittoria?
Le porga la chioma
Ché schiava di Roma
Iddio la creò
Ritornello:
Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò
Stringiamci a coorte!
Siam pronti alla morte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò. Sì!
E sarebbe una notte lunga, molto bella e lunga. Viva gli azzurri!