Domenica prossima si terranno le elezioni in Italia. Questo fatto di per sé non è così insolito, poiché la storia dimostra che i primi ministri italiani di solito restano in carica quanto gli allenatori di calcio italiani. Una piccola crisi è sufficiente per costringere alle dimissioni quasi immediatamente, anche se la dichiarazione ufficiale di solito dice che la maggior parte si dimette “volontariamente”. Ora non voglio assolutamente parlare di politica in questo blog. Proprio come all’Eurovision, dove vige la regola non scritta di non discutere (o, in questo caso, di cantare) di questioni politiche, non voglio farlo nemmeno sul mio blog. In questo blog, quindi, non parlerò dei vari candidati nella battaglia per la premiership, né del fatto che l’estrema destra è in netto vantaggio nei sondaggi….
È un gruppo eterogeneo, questa mia famiglia, con le personalità più diverse
Voglio invece parlare della famiglia, un tema che gioca un ruolo molto importante nelle attuali campagne elettorali dei partiti di estrema destra. “La famiglia tradizionale”, cioè: un uomo e una donna – sposati, ovviamente – e i loro figli. “Sì alla famiglia tradizionale!”, sento dire in quasi tutti i telegiornali italiani di questi giorni. Mi fa pensare alla mia famiglia, che è piuttosto numerosa: mio padre ha non meno di otto fratelli. La maggior parte di loro ha una compagna, molti hanno dei figli e anche loro stessi hanno dei figli. Lo scorso fine settimana ci siamo riuniti per la nostra giornata annuale in famiglia, una tradizione del terzo sabato di settembre. E come sempre, è stata molto divertente. È un gruppo eterogeneo, questa mia famiglia, con le personalità più diverse. Ognuno con la propria storia. Le proprie scelte di vita, non tutte rientranti nella definizione di una “famiglia tradizionale” come viene utilizzata dall’estrema destra italiana. Una volta all’anno ci riuniamo tutti insieme. Poi, ci mettiamo in diverse squadre in cui il più anziano ha quasi 70 anni e il più giovane solo tre, e diventiamo così competitivi giocando l’una squadra contro l’altra. La sera, durante la grigliata, siamo tutti d’accordo: non importa quanto sia fitta l’agenda, basta essere qui in questo giorno. Più di una volta sono tornata dall’Italia in Olanda per partecipare. E quando la giornata volge al termine, iniziamo già a ipotizzare la prossima edizione e le idee sono tante, l’una ancora più spettacolare dell’altra.
Credo sia per questo che mi turba tanto il fatto che una cosa così totalizzante come la famiglia sia improvvisamente diventata politica
Ogni anno mi rendo conto di quanto la famiglia sia incredibilmente preziosa e importante. Gli italiani, che sono persone di famiglia di cuore, di solito sono pienamente d’accordo. Credo sia per questo che mi turba tanto il fatto che una cosa così totalizzante come la famiglia sia improvvisamente diventata politica. Il fatto che il futuro governo italiano, se le previsioni sono corrette, abbia opinioni così forti su come le persone dovrebbero vivere la loro vita privata. Come viene condannato qualcosa di così vulnerabile come le scelte personali – e spesso coraggiose – di una persona. Scelte fatte per amore, per l’altro e per sé stessi.
La famiglia tradizionale come un luogo e rifugio sicuro dove poter essere sempre se stessi, chiunque si ami e chiunque si scelga di essere. Non importa l’aspetto di questa famiglia
Perché quasi tutti gli italiani conoscono Luca, padre single e omosessuale, diventato famoso dopo aver adottato Alba, una bambina con la sindrome di Down che era già stata rifiutata da 20 (!) famiglie. I due formano una famiglia assolutamente felice ma non tradizionale, le cui avventure sono seguite da quasi mezzo milione di persone sui social media. Tutta l’Italia conosce anche i numeri sconvolgenti che vengono presentati ogni anno l’8 marzo, La Festa delle Donne: in media, ogni tre giorni in Italia una donna viene uccisa da un uomo, nella maggior parte dei casi il proprio uomo. Luca e Alba sono la prova vivente che poche cose nella vita sono più importanti della famiglia. I numeri scioccanti dimostrano che non c’è niente di più importante che avere un ambiente sicuro, con amore e rispetto infiniti. Allora, che ne dite di rendere questa una tradizione? La famiglia tradizionale come un luogo e rifugio sicuro dove poter essere sempre se stessi, chiunque si ami e chiunque si scelga di essere. Non importa l’aspetto di questa famiglia. Credo che questo sia ciò che dovrebbe essere in cima all’agenda politica.