Lasciare il tuo lavoro, prenotare un biglietto di sola andata per Roma e mettere quasi tutta la tua vita in una grande valigia rossa per andare in una nuova avventura di cui non hai ancora nessuna idea di come sarà richiede tanto coraggio. Vero? Almeno questo era ciò che tutti mi dicevano quando gli raccontavo i miei piani. Per me, invece, non sembrava un grande atto di corraggio, la preparazione minima (prenotare il volo e un appartamento su AirBNB per i due prime mesi) l’ho fatta senza troppi pensieri. Forse ora pensi che io sia una persona fredda senza tanti emozioni. La realtà è: assolutamente no! Però, secondo me è meglio non pianificare eccessivamente un cambiamento così grande. È meglio vivere il momento e abbracciare tutte le emozioni che ci saranno, sicuramente, ma anche avere una fede inattaccabile nella vita, che tutto andrà sempre bene alla fine. Così, le cose belle vengono da te automaticamente e la vita ti dice con segni se sei alla tua giusta strada. È vero! Quando mi sono svegliata lunedì mattina per la prima volta nel mio letto romano piano piano mi sono resa conto di cosa ho fatto: mi sono veramente trasferita a Roma! Ed ora, cosa farò? Eccomi con i miei grandi, però proprio vaghi, piani. Avevo già deciso che a Roma, vorrei a cominciare un lavoro come freelancer di me stessa, ma visto che sono una persona estroverta ho bisogno degli altri intorno a me e lavorare tutti i giorni da sola non è qualcosa che mi piacerebbe. Ecco perché ho risposto a due messaggi su Facebook.
Sia una coincidenza, sia no, però in una città così grande come Roma che si estende su sette coline, questa famiglia vive a soli due passi da casa mia
Il primo messaggio era di una signora che stava cercando un insegnante d’Inglese e babysitter per le sue gemelle che hanno 1 anno e mezzo. Sia una coincidenza, sia no, però in una città così grande come Roma che si estende su sette coline, questa famiglia vive a soli due passi da casa mia. La giovane signora dopo aver vissuto dappertutto nel mondo, si era stabilita a New York dove aveva scoperto di essere incinta. Di gemelle! Subito, mi ha raccontato tutta la sua storia. Non racconterò troppi dettagli ma mi ha informato del suo ritorno necessario in Italia e di tutti i protagonisti nella vita delle bimbe e i loro collegamenti complicati. Alla nuova babysitter, io, l’incarico di servire come Nanny McPhee, con qualità di mediatrice per situazioni in cui il papà viene a Roma a volte e quando la ex-suocera appare nel campo giochi domandando l’attenzione delle due gemelle. Boh, un po’ di drama è quella che rende la vita emozionante poi le due bimbe sono, con i loro occhi neri e grandi come Bambie, le più belle bambine che ho mai visto. Quindi ho accettato questo nuovo lavoro con un grande sorriso.
Questo ‘ragazzo’ con la sua foto profilo Whatsapp un po’ vaga era in realtà un’uomo di affari di successo
Il secondo messaggio era di un ragazzo che stava cercando aiuto per mettere dei libri per bambini nelle scatole. Allora, non mi sembrava come un lavoro fantastico però forse potrebbe essere un pomeriggio divertente e chissà anche con un nuovo amico (ed un buon pranzo fatto a casa…). Avevamo fatto un appuntamento per il giorno successivo e quando stavo camminando lì, sono passata davanti ad una bella casa a Trastevere. Ho camminato più avanti ma all’improvviso ho voluto tornare per scattare una foto. Guardando lo schermo del mio iPhone ho visto un ragazzo – che mi sembrava molto familiare – proprio in fronte a questa casa. Subito dopo ho sentito ‘Ciao Annaaa!’ e così ho incontrato un vecchio amico per le strade, già la prima volta che sono andata in centro. In una città di quasi tre milioni di abitanti! Questo spontaneo incontro portava ad una cena e adesso preferisco lavorare nel suo bar che lavorare a casa alla mia noiosa scrivania. Poi lì posso anche provare il cibo buonissimo del loro menu, che ovviamente lo faccio molto volentieri. Dopo questo bellissimo incontro mi sono affrettata al mio appuntamento ma quando ho bussato il giusto campanello mi ha aperto il portone una donna che non ne sapeva nulla. Il ragazzo con chi avevo l’appuntamento non c’era a causa di un riunione di emergenza, però la signora mi chiedeva di restare in zona nel caso lui tornasse fra poco. Allora, per me sembrava strana tutta questa situazione ma ho deciso di aspettare un po’ lo stesso e di approfittare il momento per prendere un caffè al sole. Quasi un’ora dopo mi ha telefonato lui, con tante scuse pregandomi per tornare ancora. Qualche minuto dopo mi sono sentita stupita. Questo ‘ragazzo’ con la sua foto profilo Whatsapp un po’ vaga era in realtà un’uomo di affari di successo che viveva in un appartamento spettacolare sul Tevere. E questo era solo uno dei tanti appartamenti che aveva! Con orgoglio mi ha fatto vedere il libro per bambini che aveva scritto ciò che mi ha stupito ancora di più. Solo qualche settimana prima, un’amica in Olanda mi aveva fatto vedere un libro che aveva ricevuto per il suo quarto compleanno (nel 1995…), ritrovato dopo tanti anni. Questo libro che il signore mi ha fatto vedere era (anche se un po’ modernizzato) quasi lo stesso di quello della mia amica! Come mai?! Subito scoprivo che le scatole con i libri non erano per persone qualsiasi. Invece, erano per le persone più famose e ricche al mondo (Adele, Jeff Bezos di Amazon etc.). Dopo lui mi ha raccontato che infatti aveva ancora un’altra azienda e mi ha mostrato un presentazione Powerpoint di questa compagnia. Già alla seconda pagina ero scioccata. Un paio di occhi molto familiari mi ha guardato dello schermo. Non conoscevo questa persona, assolutamente no. Ma avevo fantasticato per mesi sulla sua vita. Come mai? Allora, è una storia un po’ particolare. Negli ultimi mesi al mio lavoro in Olanda ho fatto un progetto con alcuni colleghi. Un collega stava preparando una presentazione Powerpoint per questo progetto in cui, nell’ultima slide, ci dovrebbero essere le foto di tutti i membri della squadra. Ma visto che nessuno gli aveva ancora mandato le sue foto, lui ha preso arbitrariamente una foto di un uomo qualsiasi ed ci aggiunto i nostri nomi sotto. Quindi, ogni volta che facevamo la presentazione per praticare avevamo visto lui (sestuplo!). Ci ha fatto ridere un sacco e così provavamo ad immaginare come sarebbe stata questa sua vita. Sicuramente sarà stato un Americano, con due figli, tipo uomo di affari di successo però troppo tradizionale e con una macchina enorme. Un republican senza dubbio. Ed ora, a questo penthouse a Roma, avevo scoperto la sua vera identità: era il socio di affari del mio nuovo ‘capo’! Per me, era una storia incredibile. Due ore dopo, stavo ancora parlando con il signore e avevo completamente capito la sua richiesta di aiuto: va al letto verso le 4 di mattina quasi ogni giorno. Quindi, avere una personal assistant gli starebbe benissimo.
Così ho trovato due lavori nei miei primi giorni a Roma, diciamo, probabilmente molto interessanti. E’ c’erano tante coincidenze… Come mi sentivo con tutto questo? Incredibile! Ma poi che tutto sia possible, anche in una città di cui tutti dicono sempre che non c’è lavoro. Però, le cose così piene di ‘coincidenze’ succedono solo se sei aperta e se vivi con tutte le tue emozioni, senza pensarci troppo. Quindi se qualcuno mi chiedesse: la coincidenza esiste? Io direi di no, non ci credo affatto!
Ma che storia anne!!! Incredibile